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5 passi per le organizzazioni italiane per essere compliance alla nuova direttiva sulla cybersecurity NIS2

  • La direttiva NIS2 deve essere recepita nella legislazione nazionale di tutti i Paesi dell’UE entro il 18 ottobre 2024, i quali dovranno sviluppare piani di sicurezza nazionali e istituire team specializzati per attuarla. 
  • Entro il 2025, il 45% delle organizzazioni potrebbe subire attacchi informatici mirati alla catena di approvvigionamento. 

Roma, 17 luglio 2024. Il 17 gennaio 2023, l’Unione Europea ha lanciato la nuova direttiva NIS2 (Network & Information Security), sottolineando l’importanza della sicurezza informatica come componente fondamentale dell’economia e della società digitale e proponendo un miglioramento della protezione digitale degli Stati membri. La direttiva dovrà essere adottata dalle legislazioni nazionali di tutti gli Stati membri dell’UE entro il 18 ottobre 2024, che dovranno elaborare piani di sicurezza nazionali e formare team specializzati per la sua attuazione.  

Per facilitare l’adozione di questa nuova normativa da parte delle aziende italiane, BeDisruptive, boutique tecnologica esperta in cybersecurity, evidenzia cinque passaggi fondamentali: 

  1. Verificare l’ambito di applicazione: Il primo passo è valutare se la NIS2 incide sull’organizzazione, dato che si applicherebbe solo alle entità che rientrano nella categoria delle entità essenziali o importanti. 
  2. Definizione delle misure: una volta stabilito l’obbligo di conformità agli standard, è necessario definire, attraverso un’analisi delle lacune, quali saranno le misure tecniche, operative e organizzative appropriate, con riferimento al principio di responsabilità per proteggere i sistemi e le reti informatiche, adottando un approccio multirischio. In altre parole, si tratta di determinare se l’organizzazione deve implementare misure o dove deve migliorarle per soddisfare i requisiti del nuovo standard e, allo stesso tempo, determinare se sono necessari anche gli investimenti o le competenze di cui l’organizzazione ha bisogno per conformarsi al nuovo standard. 
  3. Definire i criteri di impatto: nel fare questa valutazione, non si deve dimenticare di definire i criteri di impatto in azienda per determinare quali processi, siti o risorse rientrano nell’ambito della conformità alla direttiva. 
  4. Valutazione dell’impatto: una volta definiti i criteri di impatto, è necessario effettuare una valutazione dell’impatto aziendale per identificare quali processi sono critici e quanto dipendono dalla rete e dai sistemi informativi. 
  5. Implementazione di un sistema di gestione dei rischi e della sicurezza delle informazioni: infine, le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della NIS2 dovranno essere in grado di gestire i rischi per la sicurezza delle informazioni. Per soddisfare questo requisito, è necessario implementare un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni e dei Rischi che consenta di identificare, affrontare e controllare i rischi per la sicurezza delle informazioni dell’organizzazione, oltre a garantire la definizione delle responsabilità e il funzionamento dei processi chiave. 

 

Secondo Federica Maria Livelli, Training Academy Director di BeDisruptive: “La NIS2 non solo impone nuovi obblighi, ma offre anche un’opportunità per le aziende di rafforzare la propria resilienza informatica. È fondamentale che le organizzazioni valutino attentamente la propria supply chain e adottino un approccio multi-risk per gestire i rischi di cybersecurity in modo efficace” 

 

NIS2 e la catena di approvvigionamento 

Negli ultimi anni, gli attacchi informatici hanno colpito molti settori della catena di fornitura. Secondo Gartner, entro il 2025 si prevede che il 45% delle organizzazioni subirà attacchi ai software della catena di fornitura. Ciò evidenzia l’impatto diffuso degli attacchi informatici e la crescente importanza della sicurezza della stessa. È infatti più che mai fondamentale riconoscere che la sicurezza digitale è determinata anche dal livello di sicurezza del partner più debole della catena. 

“Il regolamento NIS2 enfatizza l’importanza della sicurezza nella catena di approvvigionamento, stabilendo che le organizzazioni che forniscono certi servizi alle entità coperte dalla normativa dovranno migliorare la loro sicurezza digitale, anche se non sono direttamente incluse nella direttiva. Di conseguenza, è essenziale comprendere e valutare la sicurezza della propria catena di fornitura secondo i requisiti del nuovo regolamento, poiché molte violazioni di successo derivano da attacchi indiretti tramite i fornitori” conclude Federica Maria Livelli. 

Ulteriori informazioni sulla NIS2 e su come implementarla sono disponibili nel whitepaper Conformità alla direttiva NIS2 per le organizzazioni“. 

  

Su BeDisruptive   

BeDisruptive è una boutique tecnologica internazionale specializzata in sicurezza informatica che accompagna i propri clienti nella progettazione di soluzioni ad hoc e nel mantenimento di un ambiente digitale sicuro. Presente a Roma, Madrid, Panama City e prossimamente a Milano e Washington, BeDisruptive aiuta a proteggere le informazioni e le risorse dei propri clienti limitando efficacemente le minacce in modo da poter avanzare con la sicurezza informatica nella transizione digitale verso un futuro senza limiti. L’azienda è firmataria del Global Compact delle Nazioni Unite e si impegna ad allineare le proprie attività ai Dieci Principi Universalmente Accettati in materia di diritti umani, standard lavorativi, ambiente e lotta alla corruzione, con particolare attenzione a quattro degli SDG di questa iniziativa: Salute e benessere, Istruzione di qualità, Uguaglianza di genere e Partenariati per il raggiungimento degli SDG. Maggiori informazioni sul sito web, LinkedIn, Twitter e Instagram.   

 

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